CHI HA DETTO CHE LE COORDINATE GPS SI CONDIVIDONO SOLO CON APPARATI DIGITALI??

Ormai da un po l’argomento APRS rimbomba nella mia mente e occupa buona parte del tempo libero, e dopo aver messo su una rete in alcuni casi anche invidiata e comunque in via di sviluppo, dopo aver visto e studiato apparati veicolari o portatili che siano ma con la funzione APRS incorporata, tracker di svariate dimensioni e funzionalità, non potevo ignorare la strada che ogni radioamatore intraprende per dare un senso alla solita frase “minima spesa massima resa”. Infatti per quanto possano essere commerciali, gli apparati APRS, tracker in questo articolo, sono nella maggior parte dei casi costosi e con dei tempi di reperibilità avvolte molto lunghi; se a questo ci aggiungiamo il fatto che faccio parte di una associazione di protezione civile il gioco è fatto. L’esigenza vera e propia nasce infatti quando alla voglia di costruire da solo un tracker, si affianca anche la necessità e la voglia da parte dei miei colleghi della “Pubblica Assistenza Sammichele” di avere oltre ad una rete radio analogica per i messaggi in fonia, anche una rete che possa dare informazioni in real time delle posizioni gps delle varie squadre dislocate sul territorio durante qualunque evento. Naturalmente anche in questo caso le risorse economiche sono ristrette e mettere su una rete radio DMR, per quanto io sia sempre stato scettico su qualità ed affidabilità, è davvero impossibile.
Girando un po per la rete, oltre ai soliti pico aprs dai costi esorbitanti, ci sono vari progetti tra i quali quello chiamato trackuino al quale mi sono ispirato.

L’hardware utilizzato è composto da un arduino nano con software trackuino, un ricevitore gps neo ubloax 6m e un circuito di gestione composto da un filtro passa basso per filtrare la nota generata dal PIN3 e un transistor bc547 che permette di mandare in ptt l’apparato(un baofeng 888 utilizzato nella sperimentazione in foto) comandato dal pin 7. Il tutto alimentato dalla radio stessa per ridurre al minimo l’ingombro. Inoltre sia la radio che l’arduino possono essere riprogrammati senza dover smontare o dissaldare nulla ma semplicemente colleganto i rispettivi cavi di programmazione secondo la normale procedura.

Il funzionamento è molto semplice. Il software prevede di inviare le coordinate ricevute dal ricevitore gps ogni intervallo di tempo regolabile a nostro piacimento alla quale, come ho fatto io, è possibile associare un pulsantino che agento sul reset dell’arduino invia la posizione in qualsiasi momento. Attraverso la modifica del file config possiamo settare oltre ai pin di utilizzo per segnale audio e ptt anche nominativo, ssid, testo supplementare, icona da visualizzare, tempo di trasmissione del pacchetto e altri parametri come invio di informazioni quali tensioni di funzionamento o temperatura rilevata.


Dopo aver realizzato il primo prototipo come sempre mi sono affidato al buon Luigi IZ0YAY per effettuare i primi test in mobile ottenendo un buon risultato in relazione alla posizione del suo digipeater. Nel percorso da Putignano a Gravina di Puglia infatti il sistema ha cominciato a funzionare alla grande appena entrato in ottica del digi posto a Gioia del colle semplicemente con l’ausilio di una antenna veicolare a calamita.
Entusiasto del risultato mi sono subito attivato per mettere sotto stress il tracker e vederne realmente le sue potenzialità in termini sia di durata delle batterie che di precisione nella comunicazione.


Ho effettuato il secondo test in occasione di una festa di paese a Sammichele di bari nel giorno di pasquetta, questa la mappa tirata fuori grazie all’igate montato per test composto da un Microsat wx3in1 e un icom ic04 in banda UHF su 432.500 che mi aiutava per avere riscontro in realtime della mia posizione su aprs.fi


Risultato? il sistema non ha perso un pacchetto.. posso ritenermi più che soddisfatto anche perchè lo reputo un sistema che si può interfacciare a qualsiasi tipo di radio sia essa portatile che veicolare. Sicuramente il prossimo passo sarà quello di ridurre ancora di più l’ingombro inglobando parte del circuito nelle carcasse degli apparati portatili.
Costo totale? beh se pensiamo che un pico aprs viene venduto non meno di 200 euro per un aggeggio che può anche avere un display oled ma trasmette un massimo di 0,5 watt, credo che i 30 euro(molto arrotondati per eccesso) che ho speso per acquistare radio, arduino, gps, e componentistica varia siano un buon risultato…. obbiettivo raggiunto….minima spesa massima resa!!

Maurizio IZ7UNK

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